Si è parlato spesso che dal 2035 sarà vietata la vendita di macchine con motori endotermici, ovvero macchine a benzina o diesel, per venire incontro alla riduzione delle emissioni di CO2 del piano dell’UE entro il 2030.
Analizziamo qual’è la situazione reale nel nostro puntuale appuntamento.
Pronti per il 55% entro il 2030?
Il Parlamento Europeo ha stabilito, in materia climatica, un piano che prevede la riduzione dell’inquinamento ambientale, in particolare, le emissioni di gas serra di circa il 55% entro poco meno di un decennio e di diventare il primo continente climaticamente neutro entro il 2050.
In questo contesto, sarà realmente possibile raggiungere una completa transizione verde o è una bella utopia?
Dunque, sorge spontanea un’altra domanda, le macchine a benzina sono i veri problemi o c’è altro su cui bisogna lavorare?
È più che evidente il ritmo allarmante a cui cresce la problematica del riscaldamento globale.
In gran parte ogni volta che ognuno di noi accende il motore di una macchina con motore a combustibile fossile, sta emanando CO2 nell’aria e quindi occasionando un impatto ambientale.
Se visto non dal singolo cittadino, ma da tutti gli abitanti del pianeta, sono miliardi le persone che ogni volta apportano più gas serra con l’utilizzo di queste macchine, che sorprendentemente, nel 2020 hanno prodotto il 41% delle 7,3 miliardi di tonnellate di anidride carbonica di tutti i mezzi di trasporti in tutto il mondo.
Nel frattempo, un’alternativa è utilizzare di meno l’auto e preferire la bicicletta, il car sharing o lo scooter elettrico, anche il monopattino per spostarsi se non si tratta di grosse distanze.
Oppure di andare con i mezzi pubblici. E in questo, i governi devono attuare piani di incentivo affinché si possa fomentare la mobilità verde nella società odierna.
Indubbiamente, l’Europa vuole essere al fronte di tutti gli altri paesi nella lotta contro il cambiamento climatico e per la decarbonizzazione del continente.
Perciò i paesi membri dell’UE stanno lavorando per inquadrare le loro politiche affinché siano coerenti con questi obiettivi climatici, in modo paritario e socialmente equo.
Vietata la vendita di macchine elettriche entro il 2035
In Assemblea plenaria svoltasi il 14 febbraio 2023, è stato approvato il bando ai motori endotermici, con 340 voti a favore e 279 contro, di cui 21 corrispondono agli astenuti.
Questo significa che dal 2035 non sarà più permessa la vendita di auto con motore a combustione (diesel, benzina, ibrida), bensì soltanto di macchine a zero emissioni, in parole povere, macchine elettriche.
Queste nuove misure sono contemplate dentro il pacchetto Fit for 55, che tradotto significa Pronti per il 55%, e stipula la medesima percentuale per la riduzione di anidride carbonica dei veicoli leggeri e invece del 50% per i veicoli commerciali, rispetto alle cifre limite riscontrate nel 1990.
Il taglio assoluto delle emissioni di CO2 prende vita dal 2035, questo obbliga le case produttrici a fabbricare e vendere esclusivamente automobili elettriche.
Per quanto riguarda le vetture pesanti, autobus e camion, il regolamento approvato dalla Commissione Europea in data 14 febbraio 2023, prevede che gli autobus pubblici siano elettrici entro il 2030.
Mentre per quanto concerne le emissioni di gas a effetto serra dei veicoli pesanti adibiti al trasporto di merce si ridurrebbe del 45% entro sette anni, mirata a una diminuzione progressiva del 90% entro il 2040.
Cosa pensi del piano pronti per il 55%? Sei d’accordo con lo stop alle macchine a benzina? Facci sapere la tua nei commenti.
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Energy Green Life, La Redazione
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