Le risorse del nostro pianeta non sono illimitate se continuiamo a sfruttare le materie prime per produrre, usare, consumare e poi buttare via, prima o poi si azzereranno, per cui bisogna approcciarsi verso un nuovo modello economico che diventi punto di riferimento per tutti i governi al fine di salvaguardare l’ambiente e il futuro di tutti noi. Oggi ti invito a scoprire perché l’economia circolare è il nuovo modello economico che salverà la Terra.

Si tratta di garantire un modello sostenibile il più a lungo possibile che garantisca l’ottimizzazione delle risorse, la riduzione dell’impiego delle materie prime, una corretta gestione dei rifiuti e il loro riutilizzo.
Con l’economia circolare si promuove il riciclo, la condivisione, il riutilizzo, il restauro, la riparazione, e il ricondizionamento per allungare il ciclo vitale dei prodotti e dare una nuova vita ai rifiuti che diventano nuove materie prime.
Perché è fallito il modello di economia lineare?
Il pensiero comune, sebbene sbagliato, sul cui si basa l’economia lineare è che le risorse ci possano essere sempre per farne un utilizzo “praticamente” senza limiti, lasciando da parte il fatto indiscutibile che non tutte le risorse naturali sono rinnovabili.
Il concetto dell’economia lineare segue un solo percorso:
- Produrre
- Comprare
- Usare
- Buttare
Questo modello rappresenta un grosso svantaggio giacché la produzione mette in repentaglio la produttività degli ecosistemi e può provocarne danni irreversibili, oltre a incrementare il continuo depauperamento delle risorse e intensificare il cambiamento climatico.
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Economia Circolare cos’è?
È un modello di pianificazione economica mirato alla riutilizzazione e rivalorizzazione dei prodotti per ridurre al massimo gli sprechi, questo significa che i rifiuti vengono reinseriti in nuovi cicli produttivi, diventando nuove materie prime.
Dato che nell’EU si producono all’incirca 2,5 miliardi di tonnellate di rifiuti all’anno, con una percentuale del 10% proveniente dai rifiuti urbani, la transizione verso l’economia circolare sta prendendo sempre più piede.
I paesi non possono continuare ad affogare nei loro rifiuti, ecco perché l’Unione Europea sta mettendo in atto una serie di misure e strategie per salvaguardare il pianeta e promuovere l’evoluzione dei processi produttivi per renderli più ecosostenibili.
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In poche parole, l’economia circolare si basa sul concetto “rigenerarsi da sola” e si affida all’uso consapevole delle forme di energia rinnovabile, limitando l’utilizzo di materiali chimici, e tracciarli in modo tale da poterli azzerare.
Europa a impatto ambientale zero
Per fare in modo che l’Europa entro il 2050 sia un continente a impatto ambientale zero, la politica europea sulla gestione dei rifiuti fissa come obiettivi principali:
- Diminuire l’impatto dei rifiuti
- Migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse
- Azzerare la quantità di rifiuti, e nei casi in cui sia inevitabile la generazione di essi, per farne un nuovo uso come materia prima per altri processi
Il tutto si traduce nel incrementare il riciclo dei materiali e la disposizione sicura dei rifiuti.
In un contesto che sottolinea l’importanza di seguire un’economia circolare, stabilendo uno schema di livelli per la gestione dei rifiuti, basati su cinque concetti basici ma essenziali per proteggere l’ambiente e gravare di meno sulle risorse naturali:
- Prevenire
- Riutilizzare
- Riciclare
- Recuperare
- Eliminare gradualmente, ovvero smaltire i rifiuti
Per ultimo, basato su una nuova ottima di consumo che tenda a rivalorizzare i prodotti, riciclarli, recuperarli e farne un nuovo uso, il Parlamento Europeo ha votato (a febbraio dello scorso anno) per seguire un piano d’azione che prevede un’Europa più verde e a impatto ambientale zero entro il 2050, percorrendo la strada che porta verso la transizione per una economia circolare al 100%.
E tu, cosa ne pensi dell’economia circolare come nuovo modello economico? Come pensi che potresti collaborare a raggiungere più velocemente la transizione verso un’economia più ecologica. Discutiamone nei commenti!
Energy Green Life, La Redazione
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