Molte aziende, spinte dai vantaggi della sostenibilità, si chiedono se investire in nuove tecnologie dirette a diventare più ecologici, verdi e sostenibili valga il costo di capitale che comporta. Ecco nell’articolo di oggi parleremo dei costi della sostenibilità, quali sono e le loro caratteristiche.

Costi della sostenibilità, cosa sono?
I costi di sostenibilità che solitamente devono affrontare le imprese nell’ambito della responsabilità sociale e ambientale, possono essere suddivisi in varie categorie, che a loro volta dipendono in primis, dal settore di appartenenza dell’azienda e poi dalle strategie green da implementare.
Dunque, parleremo di queste categorie dei costi nelle prossime linee.
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Costi di cambio di mentalità
Quando si decide di entrare a fondo nella sostenibilità, il primo cambiamento nasce dall’interno dell’Organizzazione.
Quindi, bisogna trasformare il modo di fare le cose, ma soprattutto modificare le strategie aziendali e di processo, necessarie per fare qualsiasi progetto, prodotto o servizio.
Per far ciò bisogna coinvolgere tutti i settori dell’azienda, creando un clima di vera partecipazione per raggiungere una reale trasformazione aziendale a livello culturale, ovvero un cambio di mentalità, che supporta la sostenibilità in tutto e per tutto.
D’altronde, il dialogo non solo è interno, anzi, va oltre i confini dell’Organizzazione e si estende fino ai collaboratori esterni, i fornitori, le partnership che sostiene la Società, e addirittura i clienti:
- Incentivandoli e coinvolgendoli nella sostenibilità come dei componenti essenziali nel ridurre l’impatto ambientale
Ovviamente, questo implica cercare di stabilire obiettivi comuni che permettano di valutare l’impatto delle decisioni su tutti gli ambiti, ovvero, a livello sociale, ambientale ed economico; monitorando i risultati ottenuti dalle strategie messe in atto.
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Costi di investimento
Oltre al cambio culturale di mentalità, è evidente che ci siano i costi di investimento che riguarda le trasformazioni nel ciclo di produzione mirate a mitigare le emissioni di CO2, riciclare e riutilizzare, riuscendo in questo modo anche a diminuire il consumo di materie prime, risparmiare energia e puntare sull’impiego di fonti di energia rinnovabili.
In particolare, serve investire anche nella formazione a livello professionale del personale, affinché imparino i vantaggi che comporta la sostenibilità, e i nuovi processi in atto per passare alla modalità verde.
Tra l’altro, la creazione di un ambiente lavorativo professionale che sia più inclusivo e che tenga conto delle diversità e di tempi di lavoro ottimizzati, fa sentire i lavoratori più coinvolti nei progetti di sostenibilità aziendale.
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Costi di consulenza professionale
Alla base della transizione verso la sostenibilità, c’è un’adeguata conoscenza tecnica professionale sulle strategie, i metodi e gli strumenti da utilizzare nel ciclo produttivo così come le tecniche di valutazione per misurare i risultati di questa trasformazione.
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Com’è logico che sia, la consulenza professionale per imparare quanto sia necessario al fine di affrontare le modifiche e i cambiamenti verso il green, ha un costo, ovvero, i costi associati alla consulenza e l’informazione da parte di professionisti competenti del settore.
Per ultimo, l’azienda dovrà calibrare tutti questi costi della sostenibilità a livello economico, e valutare i vantaggi che deriva dal nuovo modello produttivo, che come detto in precedenza, coinvolge tutti i settori della Società: dal management ai dipendenti, e si estende fino ai collaboratori esterni fino ad arrivare ai clienti, come principali sostenitori del nuovo motto aziendale a favore del pianeta.
Energy Green Life, La Redazione
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